Nel bel mezzo di una rappresentazione teatrale, il commissario Daltonico irrompe sul palco, tra lo stupore generale. Niente panico: deve solo arrestare un attore. Dal momento che il commissario ha un cuore d’oro, permetterà di concludere lo spettacolo, ma per evitare la fuga del sospettato è costretto a inventarsi una parte e rimanere in scena, facendo esplodere il già precario equilibrio tra gli attori, minato da invidie, fragilità e smanie di protagonismo.
Una satira che squarcia la quarta parete perché i conflitti degli attori sono, in fondo, i conflitti di tutti, anche degli spettatori.